Brand Identity AD
Design
Descrizione.
Brand identity Design è un concetto che suona sempre altisonante. Nella costruzione dell’immagine occorre tenere conto di molti fattori, alcuni legati alla strategia e alla visione del cliente: occorre in sostanza guardare al futuro. Ma, per la costruzione di un’immagine aziendale consona al committente, ancor più importante è tenere conto del portato di valori, di tradizioni e di storia con cui l’azienda o il professionista è identificato e riconosciuto.
Per questo la fase di progettazione deve tener conto del dialogo, confronto e dell’ascolto del committente, per cercare di cogliere anche le minime sfumature. Un operazione non sempre semplice che magari ci costringe a “distillare” anni di lavoro, spesso multigenerazionale, in poche forme grafiche che abbiano un senso. Per il committente e ancor di più per i clienti.
Il designer deve dismettere quindi i panni del “tecnico”, del creativo, e indossare quelli dell’ascoltatore attento non solo al linguaggio verbale per comprendere fino in fondo dove il committente, col proprio racconto, vuole portarlo.
E se questo lungo “brainstorming” durasse una vita intera?
Perché il brand identity design a volte suona ancor più altisonante quando il committente è tuo fratello. Una persona che conosci da sempre, fino in fondo. Come rappresentare quella complessità graficamente, con un claim, con un tratto?
Nel realizzare questo progetto ho avuto l’opportunità di mettere alla prova la mia capacità di ascolto, di trasformare in “prodotto” l’idea, costruita in moltissimi anni, su una persona e l’amore per la sua professione.
Ne è nato un risultato inaspettato, che è riuscito a semplificare qualcosa di molto complesso e stratificato. Poche linee, poche parole. Qualcosa che ha a che fare anche con me, che si intreccia con la mia vita.
E, cosa non di poco conto visti i rapporti tra fratelli per loro natura non sono sempre concordanti, l’idea e la sua realizzazione sono piaciuti. Il risultato non era scontato.
Committente:
Andrea D’Alessandro
Servizio:
Branding, Logo, Website
Idea.
La parola chiave era semplicità. Si tratta di quei progetti già scritti, di quei canva che sai già dove ti porteranno.
Poche linee, una forma geometrica che al contempo sia chiusa, spezzata in modo armonico come a determinarne l’autonomia dopo un percorso fatto insieme.
La scelta degli angoli netti è stata conseguente, quasi a voler determinare la complementarità e l’equilibrio tra tutte le parti. Ecco, il logotipo è pronto, rappresenta te e la tua professione con amore ma senza orpelli e barocchismi. Lontano dall’idea dell’avvocato “Azzeccagarbugli” narrato da Manzoni.
La scelta del font invece è stata semplice, devo ammetterlo. Per tutta la vita ho letto quel cognome, il mio cognome, con ogni font possibile. Con grazie, sans-serif, moderni: non esistono caratteri con cui non abbia provato a scrivere D’Alessandro.
Un bel font, semplice, senza grazie, ma che riesce a valorizzare il tratto grafico dell’apostrofo nel cognome.
Il tutto nel segno del minimalismo moderno.